Partecipiamo perché tali impianti rappresentano la fase conclusiva di un’Economia dello Spreco che distrugge risorse naturali, culturali ed energetiche, accresce disuguaglianze sociali e disparità territoriali rendendo la spesa pubblica (PNRR) un fattore d’insostenibilità rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030/2050 dell’ONU.
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