L’operato di Italia Nostra, contribuendo a diffondere nel paese la “cultura della tutela e della conservazione” del paesaggio, dei monumenti, dei centri storici e della qualità della vita, cerca di attuare uno dei principali valori costituzionali.
Praticamente come avviene ciò?
Innanzitutto stimolando,“…l’applicazione delle leggi di tutela e promuovendo l’intervento dei poteri pubblici per evitare manomissioni e danni al patrimonio storico, artistico e ambientale del paese e di assicurarne il corretto uso e l’adeguata fruizione…?.
Bisogna dire che spesso tale azione si svolge in aperto contrasto con le istituzioni, che a volte perdono di vista l’interesse generale sotto la pressione di interessi particolari.
Per questo la sezione di Caserta, spesso insieme alle altre associazioni, promuove azioni di denuncia alle autorità competenti e campagne di sensibilizzazione mediante raccolte di firme, dibattiti pubblici ai quali sono chiamati a partecipare esperti, amministratori locali e i cittadini stessi su tematiche diverse, comunque attinenti alla tutela e conservazione del nostro patrimonio culturale e alla sua pubblica fruizione.
Alcuni esempi:
Il compito dell’associazione non si esaurisce nel salvare dall’abbandono e dal degrado monumenti antichi, bellezze naturali o opere dell’ingegno; Italia Nostra persegue decisamente un nuovo modello di sviluppo, fondato sulla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale e naturale italiano, capace di fornire risposte in termini di qualità del vivere e di occupazione. In questo senso va l’individuazione di percorsi tematici (i teatri, l’arte contemporanea, i giardini storici, gli alberi monumentali, il paesaggio agrario ecc.) nel territorio provinciale, finalizzati alla conoscenza e valorizzazione delle piccole ma significative realtà locali.
La sfida per il futuro è riuscire a diffondere la cultura della tutela tra tutti i cittadini casertani in modo che ognuno si senta responsabile della conservazione del proprio patrimonio e concorra all’individuazione di strategie adatte a conservarlo senza mummificazioni ma in un rapporto dialettico, anche critico se necessario, con le forze politiche, sociali ed economiche presenti sul territorio.