Domenica 5 maggio si è svolta la prima visita del programma culturale 2024 che aveva come tema “Il fuoco”. Come rappresentante di questo elemento abbiamo scelto il Vesuvio – “’a Muntagna”, come lo chiamano con timore referenziale gli abitanti che popolano le sue pendici – e in particolare due mete che di esso raccontano la storia recente e antica: la sede storica dell’Osservatorio Vesuviano e la Villa Augustea di Somma Vesuviana.
Lungo l’itinerario che conduce all’osservatorio abbiamo inserito una breve sosta a Ercolano per visitare una piccola cappella gentilizia settecentesca, Santa Maria Del Pilar, grazioso esempio di barocco napoletano. Ad accoglierci c’era il parroco, Don Pasquale Incoronato, che, ringraziandoci per aver scelto di visitare la cappella, ci ha spiegato quanto sia importante, per i ragazzi che vivono in un territorio complesso e difficile, conoscere la storia del luogo per rispettarne e amarne la bellezza.
Le geologhe Laura Maschio e Claudia Matarazzo ci hanno raccontato con passione la storia del Regio Osservatorio Vesuviano illustrandoci le sue meraviglie e rispondendo alle nostre numerose domande. La visita ha suscitato l’interesse di tutto il gruppo e la vista mozzafiato sul golfo ci ha incantati.
Ci siamo spostati poi a Somma Vesuviana per la pausa pranzo e per la visita, nel pomeriggio, alla Villa Augustea. Il Prof. Antonio De Simone, promotore degli scavi della villa ci ha raccontato del progetto e dell’esecuzione degli scavi, di come sono riusciti a coinvolgere la popolazione di Somma e a renderla consapevole del tesoro che si trova nel suo territorio. È stato un racconto che ha preso tutti noi: passeggiare tra reperti di raffinata bellezza che hanno dormito per centinaia e centinaia di anni all’ombra del vulcano per poi riemergere dal passato è stato emozionante.
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