La Presidente e i Consiglieri di Italia Nostra sezione “Antonella Franzese” di Caserta hanno il piacere di augurare un Sereno Natale e un Nuovo Anno proficuo e solidale, con l’abituale impegno per la conoscenza e la cura del nostro patrimonio culturale, a cominciare dai luoghi in cui viviamo.
Luoghi spesso citati nella Lista Rossa di Italia Nostra e che abbiamo riproposto nel nostro calendario 2022.
Si è svolta domenica 21 novembre il primo percorso dei soci di Italia Nostra alla ri-scoperta della città capoluogo. La cappella della Ratta, piazza Vanvitelli la settecentesca piazza Mercato, sono stati visti con la consapevolezza della fragilità e incuria del nostro patrimonio culturale e su come gli interventi demolitivi e le trasformazioni edilizie più recenti abbiano contribuito a rendere quasi irriconoscibile per i suoi stessi abitanti l’evolversi storico del territorio. Fortunatamente le fonti storiche e documentarie della Biblioteca Tescione possono aiutare nella ricostruzioni dell’identità storica in cui ogni cittadino possa riconoscersi.
Il giorno 12 novembre ci sarà IL PRIMO LABORATORIO DI PROGETTAZIONE PER CONOSCERE E TUTELARE IL NOSTRO TERRITORIO presso il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”.
CONFIDIAMO NELLA TUA PARTECIPAZIONE!
INFO: caserta@italianostra.org
Tel. 388 8237640
La sezione di Caserta di Italia Nostra “Antonella Franzese” con grandissimo dolore comunica ai soci e agli amici di Italia Nostra la scomparsa di Desideria Pasolini dall’Onda, cofondatrice dell’Associazione e grande amica della sezione di Caserta, di cui ne ha sempre seguito e sostenuto le battaglie, partecipando a incontri e convegni pubblici su temi quali la salvaguardia della tenuta Borbonica di Carditello, dell’ area ex MACRICO a Caserta, la cura e la tutela dei parchi e giardini storici.
Amiamo ricordarla sempre attenta e sorridente, come in questa foto scattata da Giulio Bulfoni, in una visita a Caserta del 2008, in occasione di un convegno sui Giardini storici e l’inaugurazione del Roseto nel Giardino all’Inglese con gli amici e i soci della sezione.
Caserta, 6 maggio 2012, manifestazione in onore di Desideria Pasolini Dall’Onda organizzata dalla sezione di Italia Nostra Caserta con consegna di targa ricordo da parte della presidente Maria Carmela Caiola a nome di tutti i soci.
Il castello di Loriano di Marcianise fa parte del patrimonio culturale delle nostre comunità locali che hanno l’onore e l’onere di salvaguardarlo per le generazioni future. Per questo Italia nostra di Caserta lo ha inserito nella LISTA ROSSA di Italia Nostra DEI BENI CULTURALI DA SALVARE
Il luogo dove sorge ora il Castello di Loriano di Marcianise (Caserta) fu dapprima un villaggio (1200 circa) e poi un vero e proprio luogo fortificato cinto da mura. Situato lungo l’attuale provinciale Loriano-Trentola, all’incrocio con l’asse viario che si collega con all’antica via Atellana. La prima citazione del Castello (Castrum Loriani) risale alla prima metà del 1400. Dal 1488 a1493 fu residenza del Barone Francesco Brancaccio di Napoli mentre all’inizio del ‘900 fu proprietà dei baroni De Rosa e sede militare. Oltre a quel che resta delle mura di cinta ci sono due torri cilindriche di guardia (all’epoca orlate a merli aragonesi). Una delle due torri probabilmente veniva utilizzata come colombaia.
L’area del castello era molto ampia. La torretta bassa, che delimitava il perimetro del maniero, era probabilmente in origine una postazione di guardia e oggi la si può ancora ammirare incastonata all’esterno di una casa, fuori dall’attuale area del castello. All’interno del perimetro del castello c’è la chiesetta di Santa Maria Maddalena Penitente (in origine dedicata a San Marcello), anch’essa in stato di degrado e a rischio crollo.
A partire dagli anni ‘50 del secolo scorso, il castello ha subito un lento ma inesorabile declino che lo ha portato allo stato di degrado dei giorni nostri. Il sito risulta essere completamente in mano a proprietari privati, anche se si tratta di un bene su cui grava un vincolo di tutela da parte della “Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento” (D.M. 7/6/1953)”.
Segnaliamo l’evento ASviS (Agenda ONU 2030) su di una tematica che evidenzia il legame tra salvaguardia dei diritti umani e tutela della natura. Tematica che potrebbe essere al centro dell’agire quotidiano della nostra Associazione.
Il prof. Sergio Vellante, socio della sezione di Caserta, introduce gli interventi di Enrico Pugliese e Gianni Rigoni-Stern. Il primo affronterà i problemi relativi alle condizioni di lavoro e di vita dei nuovi “Dannati della Terra” (braccianti, contadini poveri, migranti, bambini merci ecc); il secondo argomenterà sull’esperienza della “Transumanza della Pace” che, resa attiva tra Asiago e Srebrenica, coniuga i valori della solidarietà con quelli della sostenibilità.
Molti dei prodotti che utilizziamo ogni giorno (dall’abbigliamento agli alimentari, dagli elettrodomestici ai cosmetici) nascondono storie di sfruttamento delle persone e dell’ambiente che avvengono qui, in Italia, come nel Sud globale. Potrà una legge italiana sulla due diligence per il rispetto dei diritti umani e ambientali arginare questo fenomeno e mettere al centro del dibattito l’impegno delle aziende per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile? E come possono le organizzazioni della società civile collaborare con esse per filiere più trasparenti nei confronti dei fornitori e dei consumatori? A partire dall’analisi della situazione nelle filiere agricole italiane, questo workshop del Sottogruppo disuguaglianze ed empowerment del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 12 pone un focus sulle istanze presenti e propone possibili percorsi.
Partecipano:
Enrico Pugliese, professore di sociologia del lavoro all’Università La Sapienza – Roma
Marianna Fatti, Esg analyst di Vigeo Eiris
Giosuè De Salvo, Mani Tese Campagna italiana sulla due diligence
Stefano Toma, Fairtrade Italia ed Equogarantito
Valeria Bigliazzi, Chico Mendes Modena
Gianni Rigoni Stern, Transumanza per la pace
Moderano:
Sara Teglia, Impronta etica – Sergio Vellante, Italia Nostra
Alle porte dell’antica Capua una delegazione di Italia Nostra sez.” A. Franzese” di Caserta guidata dal vicepresidente Giancarlo Pignataro, ha incontrato questa mattina alle ore 9.00, il fotografo e giornalista Giulio Ielard. lungo il suo cammino sull’Appia. Durante l’incontro, oltre alle tante criticità evidenziate e condivise, Ielardi ha trovato di grande interesse la proposta, avanzata nel 2017 dalla nostra sezione al Mibact, di un grande parco dell’Appia che, nel tratto casertano tra Capua e Maddaloni, includa anche l’area ex Macrico.
ITALIA NOSTRA si oppone fermamente alla decisione dell’Amministrazione comunale di Caserta di abbattere lo storico viale di pini in via Unità Italiana, per la riqualificazione dell’area pedonale.
L’abbattimento degli alberi rappresenta un atto di inciviltà perché compromette la qualità ambientale e paesaggistica di quel luogo reso unico (genius loci) dai vetusti alberi che contribuiscono a garantire la sostenibilità nelle sue diverse dimensioni.
Si profila una campagna di demolizione massiccia, costosa e molto impopolare. Italia Nostra chiede la massima trasparenza su questa operazione strisciante e la legittima partecipazione di cittadini, comitati di quartiere e associazioni per sapere quale sia la strategia globale su tutta la città, i lotti dove sono previsti interventi a breve termine ed i costi di questa campagna di abbattimenti così imponente.
Italia Nostra chiede che venga immediatamente aperto un tavolo di concertazione e che tutte le decisioni sul patrimonio collettivo vengano prese con assoluta trasparenza degli atti amministrativi e con la partecipazione dei cittadini fino ad ora negata.
Italia Nostra ha segnalato alle autorità competenti i lavori di abbattimento muro di contenimento in tufo con relative opere movimento terra.
Considerato la grande valenza paesaggistica dell’area in oggetto, compresa nel Piano Paesistico del Febbraio 2000 e nel sito UNESCO di Caserta, e tenuto conto della vulnerabilità idrogeologica dell’area, Italia Nostra, CHIEDE nuovamente alla Soprintendenza di verificare la coerenza di codesto intervento con le norme di tutela che insistono nella frazione Vaccheria di San Leucio.
E nel caso si riscontrino delle incongruenze, CHIEDE altresì di mettere in atto le iniziative necessarie, se non ancora avviate, per assicurare ai sensi degli artt. 29 e ss. del d.lgs. 42/2004 la salvaguardia di un’area vincolata e, comunque, di notevole interesse storico e paesaggistico.