Archivio degli autori Italia Nostra Caserta

Pubblicazione degli esiti dei PCTO

Nell’esprimere un ringraziamento ai Dirigenti scolastici, ai docenti e agli studenti che hanno scelto di aderire ai PCTO che Italia Nostra ha proposto per l’a.s. 2020-2021 e un plauso per i lavori prodotti, si comunicano gli esiti dei lavori della giuria relativamente al Concorso Nazionale “Culture, professioni e mestieri per il futuro del patrimonio culturale. Progetti e percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

A seguito di una accurata valutazione sono stati individuati i seguenti lavori finalisti:

PCTO 1: IO NON TI ABBANDONOUn impegno civico per la tutela dei beni a rischio del nostro patrimonio artistico, culturale, paesaggistico.

  • Copertino (Lecce), IIS “Vittorio Bachelet”, Santa Maria di Casole (p. 71)
  • Genova, Liceo SU “San Giuseppe Calasanzio”, Il teatro della scuola. Progetto di rivalutazione (p.64)
  • Milano, LS “Bertand Russell”, 3A, Una nuova vita per Porta Romana (p.71)
  • Palermo, Liceo Artistico “Ragusa e Kiyohara – Parlatore”, 3C, Il castelletto del principe d’Aci (p.69)
  • Pompei (NA), Liceo SU “Pascal”, 4 SU, Le case operaie di Pompei (p. 69,5)
  • Termoli (CB), Liceo AS “Benito Jacovitti”, 3° Arti figurative, La cripta della chiesa di Santa Maria a mare a Campomarino (p.68)

PCTO 2: IN-produttivo. Italia Nostra e Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale (AIPAI) per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio archeologico industriale come identità dei luoghi e delle attività produttive.

  • Copertino (LE), IIS “Vittorio Bachelet”, 3C AFM, La storia della stazione di Copertino (p.65)
  • Palermo, Liceo “Regina Margherita”, 4Q, Il filo del discorso. La manifattura Cogliandro (p.66)
  • Pozzuoli (NA), ITSCG “Vilfredo Pareto”, 5A CAT, Ex cantieri SOFER (p.71,5)
  • Siracusa, Liceo “Orso Mario Corbino”, 3H, Le saline di Siracusa (66)

PCTO 3: #MISPORCOLEMANI. Un approccio empirico finalizzato alla tutela del patrimonio artistico, culturale, paesaggistico della Nazione.

  • Capua (CE), Liceo Scientifico “Salvatore Pizzi”, 4A, I sette busti argentei (p. 71)
  • Genova, IISS “Einaudi Casaregis Galilei”, 3B Indirizzo Web Community Manager, Museo Carta di mele (p.70,5)
  • Ostuni (BR), Liceo “Pepe Calamo”, 4C, Biancocalce (p.70,5)

PCTO 4: L’ITALIA SCONOSCIUTA DEI PICCOLI MUSEIUna risorsa dei territori da scoprire e valorizzare.

  • Asti, Liceo “Vittorio Alfieri”, Museo del paesaggio sonoro Riva presso Chieri (p.70,5)
  • Busto Arstizio (VA), Liceo “Daniele Crespi”, Museo Baroffio del Sacro Monte sopra Varese (p.67)
  • Palermo, Liceo “Regina Margherita”3AL, No mafia memorial (p.69)
  • Palermo, Liceo Artistico “Ragusa e Kiyohara – Parlatore”, 3F, Un tesoro nascosto: il Museo Vincenzo Ragusa e Otama Kiyohara” (p.70)
  • Riccia (CB), Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, 4°, Le metamorfosi del grano (p.70,5)

PCTO 5: Costruire (IN) Bellezza. L’impegno civico del “conoscere per conservare” il patrimonio artistico, culturale, paesaggistico.

  • Cammarata (AG), IISS “Archimede”, 4A e 4B ITBA, Storia del Turibolo (p.70,5)
  • Caserta, ITS “Michelangelo Buonarroti”, 4B, La via Appia e l’antica città di Calatia (p.69,5)
  • Termoli (CB), Liceo Artistico “Benito Jacovitti”, 4AR, Restauro virtuale del portale della cattedrale di Termoli (69,5)

PCTO 6: Abitare il patrimonio comunebeni culturali e città tra passato, presente, futuro.

  • Capua (CE), ITET “Federico II”, 3AT, Capua narra… ti ascolto. Il castello di Carlo V e le torri di Federico II (p.63,5)
  • L’Aquila, Liceo Artistico IIS “Bafile”, 4B, Area di San Nicola d’Anza. Un’idea di riqualificazione di un’area urbana (p.65)
  • Pompei (NA), Liceo “Pascal”, 5 Arti Figurative, Fonte salutare (p.64,5)

PCTO 7: IN CamminoProgettazione di un nuovo modello di turismo “lento” ed esperienziale

  • L’Aquila, IIS “Amedeo d’Aosta”, 3 e 4A Indirizzo Turismo, Trekkng tra cultura e natura nella media valle dell’Aterno (p.70,5)
  • Lecce, ITET “Olivetti”, 3A, Proposte di itinerari sostenibili nel Salento tra arte, artigianato, natura ed enogastronomia (p.68,5)
  • Palermo, ITET “Maro Polo”, 4G, Visita storico naturalistica nei luoghi di Federico II (p. 67,5)
  • Palermo, IIS “Mario Rutelli”, 4B Turismo, Madonie SottoSopra. Un itinerario dalla terra al cielo (p.71)
  • Saronno (VA), IITC “Gino Zappa”, Quel ramo del lago di Como, Il lago d’Iseo, dalla B alla G tour, Bicchiere mezzo pieno (proposte di itinerari turistici), (p.66)

 

Sono stati proclamati vincitori del Concorso i seguenti lavori con le relative motivazioni (dove sono indicate due scuole è stato riconosciuto un pari-merito):

PCTO 1: IO NON TI ABBANDONO.

  • Copertino (Lecce), IIS “Vittorio Bachelet”, Santa Maria di Casole: Il prodotto presentato è apparso ottimo, alla Giuria, per l’analisi storico- culturale e la metodologia di lavoro; per la completezza del lavoro svolto in relazione alle richieste del progetto; per la valorizzazione del bene in funzione della tutela; la qualità della presentazione.
  • Milano, LS “Bertand Russell”, 3A, Una nuova vita per Porta Romana: Il prodotto presentato, esito di un lavoro per gruppi della classe Terza sez. A del Liceo Russel di Milano, inserito in un progetto più ampio e articolato svolto da diverse sezioni della scuola, sulle Porte di Milano, ha puntato l’attenzione su Porta Romana. Ottimi sono apparsi l’analisi storico-culturale e la metodologia di lavoro; la completezza del lavoro svolto in relazione alle richieste del progetto; la valorizzazione del bene in funzione della tutela; la qualità della presentazione.

 

PCTO 2: IN-produttivo.

  • Pozzuoli (NA), ITSCG “Vilfredo Pareto”, 5A CAT, Ex cantieri SOFER: Lavoro eccellente, completo e coerente con gli obiettivi fissati. Gli studenti coinvolti si sono distinti per l’impiego di una metodologia rigorosa e rispettosa di tutte le fasi previste (formativa, di studio, restitutiva e di valorizzazione). Il prodotto sviluppato ha restituito in modo chiaro e compiuto l’ampiezza del lavoro svolto.

 

PCTO 3: #MISPORCOLEMANI.

  • Capua (CE), Liceo Scientifico “Salvatore Pizzi”, I sette busti argentei: Il lavoro approfondisce con sapienza critica e profondità di campo i molteplici aspetti che caratterizzano il culto delle sette statue argentee della Città, indagando con l’ausilio di molteplici strumenti digitali, storico-archivistici e documentari i fattori identitari di questo culto, dal carattere materiale e immateriale, suscitando interesse verso il tema di studio e manifestando una significativa maturità nella ricerca scientifica condotta dagli studenti.

 

PCTO 4: L’ITALIA SCONOSCIUTA DEI PICCOLI MUSEI. 

  • Asti, Liceo “Vittorio Alfieri”, Museo del paesaggio sonoro Riva presso Chieri: Il lavoro è stato particolarmente apprezzato dalla Commissione giudicatrice tra i molteplici e tutti lodevoli lavori presentati dalla stessa scuola. Si è apprezzata in particolare la specificità del bene che gli alunni hanno scelto di approfondire, bene che promuove la valorizzazione del territorio sul quale insiste partendo dalla centralità dell’ascolto e che pertanto si impegna nel salvaguardare, tramandare e rinnovare un importante patrimonio immateriale in continuo dialogo con il territorio. Il lavoro è risultato accurato nella ricostruzione del contesto storico-culturale e completo nelle informazioni, che testimoniano tanto una puntuale conoscenza della normativa dei “piccoli musei” e della realtà del “paesaggio sonoro”, quanto una capacità di veicolare, valorizzandola, la comunità di Riva.
  • Riccia (CB), Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, 4A, Le metamorfosi del grano: Il lavoro è stato considerato dalla Commissione giudicatrice particolarmente meritevole in ragione della capacità degli alunni di valorizzare un patrimonio, pur già censito, che testimonia ed esprime  un forte legame con il territorio e la comunità su cui insiste. Gli alunni hanno operato con rigore nella ricerca e nell’acquisizione dei dati intorno al bene scelto (MUFEG), hanno dimostrato di averne acquisita una approfondita conoscenza e hanno ideato, realizzato e prodotto un video completo e accurato che, attraverso un equilibrato apporto di riferimenti alla storia, alle tradizioni, alla cultura della comunità di Jelsi, comunica il bene in modo efficace,  concorrendo così alla sua promozione  e valorizzazione, nell’ottica di un ulteriore sviluppo territoriale della comunità stessa.

 

PCTO 5: Costruire (IN) Bellezza.

  • Cammarata (AG), IISS “Archimede”, 4A e 4B ITBA, Storia del Turibolo: Il lavoro è stato considerato pregevole dalla Commissione giudicatrice in ragione della accurata ricostruzione che gli studenti hanno saputo proporre del bene individuato, descritto in maniera analitica, completa ed efficace, attraverso un approccio complesso (storico e naturalistico), nonché della capacità di promuoverne, attraverso la conoscenza, la valorizzazione. Gli studenti hanno dimostrato di aver colto il valore dell’“antico” nelle radici del proprio territorio, da tramandare alle future generazioni, e di aver fatto proprio l’impegno a contribuire ad una sempre maggiore sensibilizzazione alla cultura della cura del proprio patrimonio

 

PCTO 6: ABITARE IL PATRIMONIO COMUNE.

  • L’Aquila, Liceo Artistico IIS “Bafile”, 4B, Area di San Nicola d’Anza. Un’idea di riqualificazione di un’area urbana: Il percorso progettuale ha adottato un’accurata metodologia di studio basata sulla ricerca storica e cartografica del settore urbano di interesse. Alla analisi delle fonti attestanti le trasformazioni dell’area nel tempo e all’osservazione delle sue parti si è accompagnata una proposta di valorizzazione, di rilevanza sociale e ambientale, rispondente pienamente alle richieste del progetto. Meritevole l’elaborazione grafica e qualificativa di elementi capaci di richiamare fattori identitari a al contempo costruire (o sviluppare) nuovi vissuti di qualità.

 

PCTO 7: IN Cammino.

  • Palermo, IIS “Mario Rutelli”, 4B Turismo, Madonie SottoSopra. Un itinerario dalla terra al cielo: Lavoro originale e coerente con gli obiettivi del PCTO, frutto di uno sforzo sinergico che riesce a far emergere tutte le potenzialità del territorio prescelto, rappresentato secondo aspetti diversi, dove dettaglio e quantità della ricerca consentono risultati interessanti e innovativi. Particolarmente riuscita la simbiosi tra uomo e Natura, tra l’essere ed il sentire attraverso le meraviglie della Natura, che riesce ad associare al turismo lento esperienze che spaziano tra Arte, bellezze naturali, e Storia, senza tralasciare la possibilità di gustare i prodotti genuini e caratteristici del luogo, anche questi simbolo di una sana ed antica cucina locale, o di regalarsi esperienze “estreme”. La classe è riuscita a sviluppare un prodotto generale sistematico sia per la presentazione che per la valorizzazione. Il risultato finale è coerente con tutti i criteri di utilizzati per la valutazione.

 

Sono state attribuite menzioni speciali ai seguenti lavori che, pur non risultando vincitori, sono stati giudicati particolarmente  pregevoli:

  • Genova, IISS “Einaudi Casaregis Galilei”, 3B Indirizzo Web Community Manager, Museo Carta di mele: Il lavoro si distingue per originalità del tema di studio materiale-immateriale prescelto e per le modalità narrative e digitali individuate nel raccontare la carta di Mele. Testo, video, brochure, parole-chiave, manifesti, tutto pubblicato sulla pagina Fb, aiutano il visitatore a “sporcarsi le mani” attraverso la navigazione della pagina creata ad hoc. Le info sono veicolate anche in lingua e creano una dimensione europea ad una tecnica produttiva locale antica e ancora riconosciuta quale valore identitario della storia produttiva della città di Genova. Infine, ma non da ultimo, molto originale il carattere ecologico che viene sottolineato promuovendo l’uso di questa carta.
  • Ostuni (BR), Liceo “Pepe Calamo”, 4C, Biancocalce: Il lavoro sintetizza sapientemente in un video di 3 minuti la complessità materiale e operativa del carattere più identitario delle città della calce nella Valle d’Itria in Puglia, relazionando il saper fare con il saper indagare scientificamente e storicamente il fenomeno costruttivo antico e di lunga durata. Il prodotto digitale racconta lo stretto rapporto che esiste fra teoria e pratica dei saperi, formulando anche una efficace promozione operativa dell’associazione Italia Nostra. In questa esperienza laboratoriale gli studenti hanno dimostrato di aver acquisito le principali competenze di cittadinanza attiva e digitale, ai fini della tutela e della conservazione del bianco calce.
  • Palermo, Liceo Artistico “Ragusa e Kiyohara – Parlatore”, 3F, Un tesoro nascosto: il Museo Vincenzo Ragusa e Otama Kiyohara”per la valorizzazione di un bene comune radicato nella comunità scolastica e per la comunicazione con cui è stato presentato il lavoro, diretta e coinvolgente.
  • L’Aquila, IIS “Amedeo d’Aosta”, 3 e 4A Indirizzo Turismo, Trekkng tra cultura e natura nella media valle dell’Aterno: per aver fatto conoscere un bene paesaggistico e culturale, meno noto, in modo completo e improntato alla sostenibilità.

 

Nota bene: sono stati inclusi, nella valutazione del PCTO n.1 (relativo alla valorizzazione dei Beni) anche i prodotti realizzati nell’anno scolastico 2019/’20, che non erano stati valutati a causa della sospensione del concorso stesso (in ragione dell’esiguo numero di lavori pervenuti).

Tutte le info sui PCTO su https://www.italianostraeducazione.org/2021/02/16/al-via-i-pcto/

Diventate attivatori locali per la tutela e la valorizzazione di un bene comune

La sezione di Caserta di Italia Nostra ha aderito al Progetto Nazionale dal titolo “Alla ricerca dei Beni Comuni” volto a sviluppare e rafforzare la cittadinanza attiva, la legalità e la corresponsabilità attraverso la tutela e la valorizzazione dei beni comuni.

Si prevede il coinvolgimento di 20 volontari, soci e non soci, per ogni sezione a cui saranno destinate circa 16 ore di formazione on line.
I volontari diventano attivatori locali per individuare e studiare un bene comune esistente sul territorio della provincia di Caserta.
Una volta individuato il bene comune, seguirà un laboratorio di progettazione partecipata, un evento di sensibilizzazione in piazza e un dossier dove saranno raccolte le esperienze maturate durante il progetto. Per ulteriori specifiche vi alleghiamo un breve vademecum.

Per chi fosse interessato a collaborare attivamente al progetto come volontario può inviare una mail ai seguenti indirizzi (pdefelice@unisa.it e mariarosaria.iacono@gmail.com)

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

 

Comunicazione per i soci: Convocazione Assemblea annuale per il 30 giugno

Convocazione Assemblea annuale per Approvazione Bilancio consuntivo 2020 e Rinnovo Consiglio Direttivo 2021-2023

Il 30 giugno 2021, ore 18,00 è stata convocata l’assemblea dei soci della sezione di Caserta “Antonella Franzese” per l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2020 e il rinnovo del Consiglio Direttivo per il triennio 2021-2023, come deliberato nella riunione del Consiglio Direttivo del 31 maggio 2021.

L’assemblea – nel rispetto delle norme sanitarie vigenti – si terrà all’aperto presso il ristorante “il Cortile”, via Galileo Galilei n. 24 Caserta.

Nasce la “Coalizione Art.9 per salvare il paesaggio” in nome dell’articolo 9 della Costituzione.

Lo hanno creato quindici associazioni ambientaliste (Altura, Amici della Terra, Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, Assotuscania, CNP, Comitato per la Bellezza, ENPA, Italia Nostra, LIPU, Mountain Wilderness, Movimento Azzurro, Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio, Pro Natura, Rete della Resistenza sui Crinali, Wilderness Italia) anche sulla spinta del messaggio lanciato all’opinione pubblica nei giorni scorsi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha sottolineato con chiarezza come “gli insulti al paesaggio e alla natura, il loro abbandono, oltre a rappresentare un affronto all’intelligenza, sono un attacco alla nostra identità…”.

Queste Associazioni si battono da sempre affinché questo principio venga tutelato, perché la lesione del paesaggio, il consumo indiscriminato di suolo, il depauperamento della biodiversità non trovino riscontro nella legislazione, negli atti concreti di governo, negli interventi amministrativi, a livello nazionale e locale.

Da questo punto di vista preoccupano non poco le novità contenute nel decreto “Semplificazioni”, varato a supporto del PNRR. Le forze che hanno dato vita alla Coalizione negli ultimi mesi si sono molto spese per una razionale e intelligente pianificazione delle installazioni di impianti fotovoltaici ed eolici, ad evitare una selvaggia distruzione del paesaggio e dell’ambiente naturale, puntando sull’individuazione dei criteri e delle modalità idonee a collocarli con minore danno possibile per il paesaggio e la biodiversità che una vera transizione ecologica deve contemplare.

Ora la Coalizione chiede con forza di avere il suo spazio di rappresentanza nell’organismo di consultazione previsto dall’articolo 3 del decreto Semplificazioni.

Nei prossimi giorni la “Coalizione Art.9 per salvare il paesaggio” illustrerà le ragioni che hanno portato alla sua costituzione ai Presidenti delle Camere, ai ministri competenti, ai parlamentari, alle forze politiche, ai Presidenti delle Regioni.

Dà appuntamento per una prima civile protesta in Piazza Montecitorio nella mattina del prossimo 10 giugno.

Boschetto di Centurano

La tutela del verde urbano pubblico e privato della città di Caserta è un impegno prioritario delle istituzioni e dei cittadini

 

La rigenerazione urbana salvaguardi la città storica. Appello di Italia Nostra

La più grande Opera Pubblica della quale l’Italia ha bisogno è senza dubbio quella di conservare l’immenso patrimonio storico e artistico che caratterizza il paesaggio, insieme alle sue componenti naturali e coltivate sapientemente dall’uomo.

La crisi edilizia ha da tempo evidenziato l’eccesso di nuove costruzioni e di consumo del suolo, fenomeno che non può essere aggravato dall’aggressione delle aree storiche più importanti e di qualità, sacrificate per soddisfare un mercato che genera diseguaglianze e illegalità. La memoria non si vende, altrimenti si cancella per sempre.

La necessità di ripensare un modello di crescita rispettoso del patrimonio ambientale e culturale, resa evidente dalla pandemia, richiede scelte molto più rigorose nell’utilizzo delle risorse. Gli strumenti di analisi, conoscenza e progettazione oggi disponibili, la vera e profonda innovazione nel lavoro e nel mercato, vanno indirizzati verso percorsi virtuosi e condivisi per valorizzare in senso culturale – e quindi economico in modo duraturo – il patrimonio della nazione.

La città storica rappresenta la concentrazione di saperi e civiltà che hanno distinto la storia italiana, determinato le forme del paesaggio, promosso le libertà dei Comuni e le prime prove di democrazia. Nei sessant’anni trascorsi dall’approvazione della Carta di Gubbio, per garantire la conservazione dei centri storici – da considerare nel loro complesso beni culturali tutelati dallo Stato, nel rispetto delle attribuzioni urbanistiche di Regioni e Comuni – sono stati elaborati strumenti e metodi indispensabili per la certezza del diritto e lo snellimento delle pratiche.

In proposito si richiama la Proposta di legge n. 970 (elaborata nel corso del 2018 da alcuni dei maggiori esperti nazionali guidati dall’associazione Bianchi Bandinelli) che riporta in soli 6 articoli di estrema chiarezza i principi fondamentali per un programma di interventi necessari alla salvaguardia fisica e culturale delle città e degli insediamenti storici.

Alcuni aspetti di questa proposta risultano inseriti nel più ampio provvedimento sulla Rigenerazione urbana in fase di approvazione – che raccoglie confusamente anche le istanze contro il consumo di suolo – ma sono stati privati di ogni efficacia, superati dalle velleità di un’edilizia regolata esclusivamente dal mercato.

La posizione di Italia Nostra sui borghi storici, viceversa, ha già espresso l’esigenza di coniugare la prevenzione di rischi naturali e antropici con rigide norme di tutela che garantiscano la conservazione dei contesti di grande interesse paesaggistico.

Tanto premesso, le Associazioni e le persone che sottoscrivono questo appello

CHIEDONO
al Governo, ai Ministeri competenti, alle Istituzioni pubbliche e ai cittadini:
1. Di rilanciare il tema della tutela dei centri storici già cancellato da numerose leggi urbanistiche regionali, escludendo azioni semplificatorie dannose;
2. Di promuovere la formazione di strumenti urbanistici adeguati alle conoscenze delle realtà fisiche, sociali e culturali del patrimonio esistente e agli obiettivi della loro tutela e valorizzazione;
3. Di predisporre appositi interventi di edilizia popolare pubblica nei centri storici, finanziandoli adeguatamente, come misura di ripopolamento e sostegno alle classi meno agiate.

Per aderire scrivere a social@italianostra.org

Le prime Associazioni e Comitati firmatari:
Associazione Italia Nostra Emergenza Cultura
ANCSA – Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici Comitato per la Bellezza
Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli

Il verde urbano è un bene comune: unica cura la motosega?

Guardando a questi ultimi anni Italia Nostra ha lanciato la campagna nazionale “Paesaggi sensibili “ per riaffermare, nel 60° anniversario della Costituzione, il proprio impegno in difesa del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della nazione che l’articolo 9 riconosce tra i fondamenti dell’identità del Paese, e a Bassano si è battuta con grandissimo impegno contro le “Torri Portoghesi” e a difesa del Brolo di Palazzo Bonaguro.

Recentemente abbiamo sensibilizzato amministratori e cittadini sul “Paesaggio urbano”, considerato nella complessità della sua stratificazione, dai nuclei storici originari all’insediamento delle periferie sempre più dilatate nel territorio, che stentano però a diventare autonoma città moderna quando non si tratta di aree marginalizzate e residuali da abbandonare alla speculazione edilizia.

Cinquant’anni dopo la carta di Gubbio non possiamo dimenticare che i paesaggi urbani non sono fatti solo di pietre e di fisicità, ma anche di uomini vivi.

Gli uomini hanno bisogno di storia e di bellezza (perciò si vive meglio nel nucleo storico delle città, specie se a dimensione umana), ma anche di spazi in cui essere società: nei quali incontrare, scambiare, frequentare il vicino e il simile ma anche il lontano e il diverso, il forestiero.

L’Associazione non intende limitare la propria azione ed il proprio contributo ad un “ambientalismo estetico” che non risolve i problemi.

Intende piuttosto continuare a fare la sua azione di tutela del nostro patrimonio storico artistico e ambientale con il necessario concreto impegno a Bassano come nel resto d’Italia.

Diamo priorità ad una nuova idea della città che consideri il verde come cultura e valore da salvare, incrementare e trasmettere non solo un orpello estetico da sacrificare all’amministratore del momento.

Chi ha tagliato gli alberi, nel recentissimo passato, oggi ha privato per 30 anni i cittadini di un bene fungibile.

Lasciare e curare gli alberi in città sono gesti d’amore, ma è anche un atto generoso che altri godranno dopo di noi: un gesto umile e semplice ma carico di fiducia nel futuro.

Ma soprattutto non barattiamo il taglio degli alberi con false illusioni di piste ciclabili!

Piantiamo alberi, piantiamoli subito, piantiamoli assieme ai nostri figli e ai nostri nipoti in ogni angolo della città, lungo le strade e persino nelle piazze. La parola d’ordine è: creiamo spazi verdi non distruggiamoli! Siamo arrivati al punto di non ritorno?

E allora tocca a noi bloccare questo scempio, a noi uomini che amiamo la terra perché in questa terra siamo sbocciati come fiori e cresciuti masticandola, gustandola, questa terra, siamo innamorati di lei, è parte integrante del nostro essere. Tocca a noi che siamo a diretto contatto con le piante, con gli animali, con la vita del terreno, con la natura in modo globale, col paesaggio.

Ma tocca anche a chi è nato e cresciuto in condominio studiare e capire la poesia e la concretezza del mondo naturale e unirsi a noi per invertire la rotta che ci porta a morte certa ed in poco tempo.

LEGGI IL DOCUMENTO INTEGRALE

 

Un vincolo per salvare il paesaggio e la storia dal Montemaggiore al Volturno

Richiesta dichiarazione di rilevante interesse pubblico ex Dl. n. 42/2004 artt. 131, 137, 138, 139, 140, 141, 142 del territorio denominato Alta terra di Lavoro compreso tra la pendice nord del Montemaggiore, la sponda destra del Volturno, le pendici orientali del Monte Cesima e del Roccamonfina, amministrativamente ripartito nei comuni di Roccaromana, Baia e Latina, Pietravariarno, Pietramelara, Riardo, Rocchetta e Croce.

CONSULTA IL DOCUMENTO INTEGRALE

Caserta deleta est?

In questi giorni è apparso su un quotidiano locale un articolo in cui si parla di un intervento edilizio denominato, come si legge sulla tabella, ”centro sportivo balneare” in via San Carlo n. 100, nel pieno centro storico casertano.

Al di là della surreale denominazione “centro balneare“ (Anna Maria Ortese ha scritto un bellissimo libro “Il Mare non bagna Napoli” e tanto meno Caserta) la notizia di cronaca evidenzia con questo episodio di “riqualificazione urbana”, come negli anni si stia perpetuando una strisciante e silenziosa trasformazione del tessuto urbanistico storico non solo nel centro della città, ma anche nei borghi.

Facendo riferimento al D.M.1444 del 1968, in cui il territorio urbano veniva suddiviso in diverse zone, la zona omogenea denominata “A” indicava i centri storici, in cui possono essere attuati solo interventi di restauro e risanamento conservativo. Pertanto il legislatore cercava di salvaguardare il tessuto storico delle nostre città.

Con il susseguirsi delle varie legislazioni è stata approvata la legge 457/78 che prevedeva la formazione dei Piani di recupero che individuavano nei centri storici, unità minime di intervento o comparti.

Si introduceva il concetto di ristrutturazione edilizia che, negli anni, con varie interpretazioni, ha dato adito ad abbattimenti e ricostruzioni, spesso con finalità speculative. A questo si aggiunse la legge 219/80 post terremoto, che ha dato un ulteriore colpo di grazia agli edifici storici anche vincolati.

A Caserta tutto questo ha visto le diverse amministrazioni comunali adottare e approvare due piani di recupero che hanno totalmente trasformato il volto dei palazzi storici, molti dei quali spariti, e il contesto circostante.

Il primo, negli anni ’80, che prevedeva l’abbattimento di tutte le villette liberty di via Roma e, cosa ancor piu grave, la scomparsa di uno dei complessi edilizi più identitari della città, piazzetta Commestibili, ex mercato cittadino nell’Ottocento. Tutte queste operazioni, furono bloccate da un grande movimento cittadino che assurse anche agli onori della stampa nazionale tutta.

Negli anni novanta è stato dato incarico al professore Scacchetti e relativi collaboratori, per la stesura di un piano di recupero su “aree campioni” tra cui quelle del centro storico della città e di alcune frazioni. Il piano Scacchetti, basato su discutibili criteri di “rigenerazione” del tessuto storico, negli anni sta producendo effetti nefasti nel centro antico con interventi di sostituzione edilizia integrale, anche se non necessariamente in contrasto con le normative vigenti .

Da ciò l’appello di Italia Nostra alle autorità competenti in materia urbanistica e di tutela dei beni culturali e del paesaggio di accertare la regolarità amministrativa, se non penale delle autorizzazioni rilasciate, e di evitare demolizioni e trasformazioni incongruenti con la tutela dei valori identitari.

Facciamo gli esempi più eclatanti che destano veramente perplessità e sconforto nei cittadini legati alla storia e al decoro del centro e dei borghi casertani:

  • L’imponente edificio realizzato in sostituzione a piazzetta Correra, è fuori scala, con una volumetria eccessiva rispetto al preesistente e un rivestimento in marmo scuro, da incubo notturno, del tutto estraneo alla tradizione edilizia locale. Tutto questo in una strada, come via Vico, e in una piazzetta che rappresentano nella memoria dei casertani uno dei pochi frammenti di città antecedenti alla Reggia.
  • La Locanda della Posta a Piazza Vanvitelli, altro palazzo storico facente parte di quel patrimonio edilizio coevo alla costruzione della Reggia, abbattuto e ricostruito sempre con una edilizia anonima e fuori scala.
  • Quasi tutti i palazzi di via Tanucci e via Leonetti che presentavano corti e giardini interni, sono stati trasformati in volumi edilizi sproporzionati rinnegando le tipologie originarie caratterizzanti il centro storico costituite da facciate su strada-cortili interni e giardini.
  • Il palazzo a Via Santa Antida, adiacente a via S. Giovanni, anche qui da un deposito farmaceutico si crea un enorme palazzo.
  • Via Battistessa, caratterizzata da edifici inizi novecento, oggetto di studio per la loro grandissima qualità edilizia e primo esempio di case popolari, trasformate in parte in edilizia anonima.
  • Via Roma, via Tescione dove le splendide ville liberty lasciano il posto a costruzioni “senza qualità”.
L’elenco sarebbe ancora molto più corposo se pensiamo anche agli infiniti palazzetti rurali e storici delle frazioni, sostituiti con lottizzazioni e trasformazione di suolo agricolo.Che cosa dire? Solo la sensibilità, la cultura e l‘attenzione dei cittadini, dei professionisti, delle associazioni, delle scuole possono bloccare questo “consumo” continuo della nostra storia e della nostra memoria, altrimenti ci troveremo, tra pochissimo tempo in una città anonima e priva di identità, con una splendida Reggia circondata dai “nuovi mostri” !

Il Presidente
dott.sa Maria Rosaria Iacono

Italia Nostra per la Scuola

PROPOSTE DI PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO (PCTO)
Anno Scolastico 2020/2021

In questo momento storico di grande delicatezza e problematicità per studenti, docenti e dirigenti, Italia Nostra ha deciso di adattare la propria progettazione di Educazione al Patrimonio culturale alle nuove esigenze, proponendo alle istituzioni scolastiche dei progetti di PCTO da realizzare a distanza: in un momento in cui non si possono costituire patti di alleanza e dialogo in presenza, la scuola e Italia Nostra possono comunque riattivare, con modalità diverse, ma sempre collaborative un processo condiviso di rigenerazione educativa dei giovani all’ambiente, al paesaggio, al patrimonio, alla cultura materiale e immateriale, intesi come strumenti di promozione sociale e civile e come pratiche di ‘orientamento’ utili a creare professionalità motivate, classi dirigenti preparate e culturalmente strutturate.

Questa volontà di essere presenti, solidali e collaborativi con le scuole mira a creare un forte legame tra educazione, formazione e società civile per realizzare un’educazione alla cittadinanza, ora più che mai da intendersi come osservazione strutturata del reale e riflessione sulle possibilità di intervenire sullo stesso per individuarne le fragilità e trasformarle in punti di forza.

Infatti, conoscere, scoprire e comunicare ciò che si è appreso, anche attraverso i linguaggi della tecnologia, restituendolo in una dimensione di partecipazione e fruizione collettiva, è esercizio delle competenze di cittadinanza.

I diversi PCTO (adattabili ai differenti curricula scolastici) sono pensati anche come convergenti sulle linee guida ministeriali per l’insegnamento dell’Educazione Civica.

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

Per l’iscrizione ed eventuali chiarimenti, le scuole possono contattare l’Associazione al seguente indirizzo: educazioneformazione@italianostra.org